Avvocato penalista di 43 anni, il dr. Francesco Rocca è il nuovo commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, nominato al posto di Massimo Barra, congedato con un anno di anticipo rispetto alla fine del suo mandato. Rocca ha un passato di dirigente attivista in molte associazioni di volontariato, fra cui la Caritas, soprattutto nel decennio 1980-1990, dove si è occupato, in particolare, di problematiche relative ai minori e ai rifugiati; ha ricoperto per cinque anni l’ incarico di Commissario presso l'Ospedale Universitario Sant'Andrea di Rom, poi è stato capo del Dipartimento socioassistenziale della Cri (lettera di saluto al Presidente Barra) e, nell'ultimo mese e mezzo, direttore del dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma. Il dr. Rocca, come recita il provvedimento del governo, "è stato nominato con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, fino alla ricostruzione degli organi statutari e, comunque, per un periodo non superiore a dodici mesi". Fra le motivazioni alla base del commissariamento ''le gravi carenze e irregolarità di gestione dell'associazione'', emerse in particolare dalla verifica amministrativa-contabile effettuata dall'Ispettorato generale di Finanza della Ragioneria generale dello stato presso il corpo militare della Cri, condotta dal 20 febbraio al 16 giugno 2008. ''Sono onorato del nuovo incarico che mi è stato affidato e che considero un vero atto di fiducia nei miei confronti da parte del governo” - ha dichiarato all'adnkronos il nuovo commissario straordinario della Croce Rossa -. “Dopo di che sono consapevole che ci sarà molto da lavorare, a causa della situazione delicata in cui versa l'Ente, in merito soprattutto alla questione dei volontari 'in periferia' e alla condizione finanziaria. Tutto ciò richiederà un grosso impegno da parte mia e del comitato centrale''.
MASSIMO BARRA
''Sono sconcertato, per come sono stato trattato. Nessuno mi ha detto niente, nessuno mi ha ringraziato. Ho saputo del commissariamento, avvenuto ieri sera, via fax''.È la reazione di Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana che commenta con l'ANSA la decisione del governo. ''Ero convinto e lo sono tuttora - aggiunge - di aver lavorato bene nell'interesse del popolo italiano, della Cri e soprattutto delle persone vulnerabili. Sono comunque lieto che il commissario sia Francesco Rocca che io ho portato alla Cri e sono pronto alla massima collaborazione''. In qualche modo profetiche le parole pronunciate da Barra il 24 ottobre:” “Le interferenze governative sono contrarie al principio di indipendenza su cui si basa la Croce Rossa italiana”. Così Massimo Barra, presidente della Cri, si esprime in merito all'ipotesi di commissariamento da parte del governo, precisando di non voler commentare quelle che sembrano per il momento essere “solo voci”. “Per ora ci sono solo dei rumors circa un possibile intervento governativo in Cri che porterebbe al commissariamento statale - aggiunge Barra -. Diciamo che si scontrano due visioni diverse della Croce rossa italiana. La nostra è che la Cri è prima di tutto un organismo internazionale e poi, in secondo luogo, italiano. L'altra è che sia una specie di sub ministero della Sanità. L'unica cosa che voglio dire - conclude - è che le interferenze sono contrarie al principio di indipendenza su cui si basa la Cri”.
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