martedì 14 aprile 2009

Emergenza terremoto a L'Aquila: Fuori dalle scosse ma senza dimenticare il tragico scenario


(Immagine prelevata dal sito CriTrentino.it)


Si pubblica un piccolo reportage dell'amico Antonio (Gruppo corso Comunicazione a Franofonte), di Roma:

Questa mattina (ieri ndr)ho voluto fare visita ad alcuni pazienti Aquilani
ricoverati al Policlinico Gemelli. Dal DEA, dove effettuo attività di
supporto psicologico ai pazienti in attesa di essere visitati, mi sono
recato presso il reparto di ortopedia per incontrare il giovane Daniele C.
Entro nella stanza, saluto e chiedo il consenso per un breve colloquio.
Daniele (insieme alla mamma)mi riferisce: quella notte dormivo nella mia cameretta, sento un forte boato,la casa trema, poi un cumulo di macerie.
Daniele 20 anni, una gamba fratturata e varie escorazioni, continua: quello che mi ha fatto più paura è stato il buio, non riescivo ad orientarmi.
Ho ancora in mente le grida di mia madre che mi suggerisce di uscire subito fuori dalle macerie dove mi attendono i miei sconvolti.
Eravamo tutti disorientati non sapevamo cosa fare e dove andare.
A causa del buio non riesco a distinguere la gravità delle ferite,sento il sangue che mi scivola lungo il viso.
A pochi metri da noi l'autovettura di un parente fortunatamente ancora intatta saliamo sopra e si dirige verso questo ospedale . Ora sono contento per me e per i miei familiari ma provo tanta commozione per quelli che non ce l'hanno fatta.
"Daniele è stata una tragedia" gli dico, "tu sei giovane e vedrai sicuramente un futuro migliore , cerchiamo di alleviare le nostre e altrui sofferenze.
Ciao a domani".

Dal policlinico Gemelli ore 12.00 lunedì 13/04
Antonio CLT.
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